Milan-Inter verdetto rimandato

Milan Inter

Per la semifinale d’andata di Coppa Italia l’Inter affronta il Milan in quello che è il quarto derby in questa stagione.

Nei tre precedenti si sono registrate due vittorie del Milan e un pareggio.

Le due squadre arrivano a questa partita con due stati d’animo differenti.

L’Inter viene dalla bella vittoria con l’Udinese che la conferma al primo posto in classifica e il Milan da una sconfitta con il Napoli.

Sconfitta che sembra aver minato in maniera quasi definitiva le ambizioni dei rossoneri per la qualificazione alla prossima Champions.

Il Milan scende in campo praticamente con la formazione titolare, a parte la defezione di Musah in quanto febbricitante, perché conquistando la Coppa Italia si garantirebbe un accesso almeno all’Europa League.

Davanti Abraham preferito per la seconda partita di fila a Gimenez potrà avvalersi della collaborazione di Pulisic e Leao.

L’Inter pur tenendo alla competizione schiera un undici di partenza con parecchio turnover, in vista dei pressanti impegni di campionato e Champions League.

Assenti per infortunio Lautaro, Dumfries, Zielinski e Taremi.

Con Arnautovic e Di Marco appena rientrati dai loro problemi fisici, Inzaghi vara la formazione anti Milan affidandosi davanti a Thuram e a un redivivo Correa.

A centrocampo Barella e Çalhanoglu agiranno con Frattesi, tornato al goal domenica, il cui impiego farà rifiatare Mkhitaryan.

Sulle fasce Darmian e Carlos Augusto, nei tre dietro Bisseck, il recuperato De Vrij e Bastoni.

In porta Martinez, come nel corso dell’intera Coppa Italia.

Milan e Inter al piccolo trotto

La due squadre approcciano la partita in maniera prudente.

L’Inter, memore dei goal subiti in ripartenza durante i precedenti derby, non presta il fianco alle sgroppate del Milan.

I rossoneri dal canto loro tengono un baricentro basso, cercando la ripartenza fulminea sugli esterni.

Specialmente a sinistra, sfruttando le caratteristiche di Leao e Hernandez, in caso di riconquista palla con i nerazzurri troppo sbilanciati.

Al minuto 8, su corner di Çalhanoglu, il pallone arriva sul secondo palo dove Thuram si libera della marcatura di Gabbia e rimette il pallone al centro.

Thiaw respinge fuori area debolmente e sul pallone vagante si avventa Correa che dal limite conclude secco di destro.

Il pallone passa tra le gambe di Abraham ma Maignan non si fa sorprendere e con un guizzo felino blocca a terra.

Al minuto 20 ancora uno schema da calcio piazzato per l’Inter.

Sempre Çalhanoglu crossa sul palo lungo dove Bisseck stacca più alto di tutti e rimette al centro.

De Vrij schiaccia a terra di testa ma Abraham anticipa anche Maignan e sempre di testa manda in corner.

Leao impegna Martinez

Al 26° il Milan prova a sfruttare le doti dei suoi velocisti.

Dopo aver recuperato palla sulla propria trequarti grazie a un fraseggio sbagliato dei nerazzurri, i padroni di casa la giocano da Pulisic a Reijnders che apre a sinistra per Leao.

Il portoghese sembra fermarsi ma poi riparte all’istante, dribblando Darmian.

La successiva conclusione in diagonale di sinistro è però respinta da Martinez che di piede allontana la minaccia.

Martinez attento anche al 37° sull’imbucata di Reijnders per Abraham.

Il portiere interista legge il passaggio in profondità e in scivolata al limite dell’area allontana il pericolo.

Al 40° prove generali del goal per Çalhanoglu.

Su una punizione dai 28 metri circa, l’ex milanista conclude con un tiro teso però troppo centrale.

Maignan non si fa sorprendere e di pugni alza in angolo.

Inter vicinissima al goal, Maignan salva il Milan

 Al minuto 44 un saggio della costruzione dal basso chiesta ai suoi da Inzaghi.

Si scambiano il pallone Çalhanoglu, De Vrij, ancora Çalhanoglu, Bastoni, Carlos Augusto, di nuovo Çalhanoglu e infine Barella che di prima lancia Carlos Augusto.

Tutto questo mentre i giocatori menzionati si scambiano di posizione e creano confusione nel meccanismo difensivo rossonero che non sta dietro agli spostamenti.

Carlos Augusto viaggia sin quasi sul fondo dove appoggia indietro per Thuram che entra in area e nei pressi dell’area piccola non tira ma serve al centro Correa.

Thiaw in scivolata sporca il pallone che cambia direzione e arriva dalle parti di Frattesi.

Il quale sta arrivando a rimorchio e prova la conclusione tra il dischetto e l’area piccola

Il centrocampista di testa schiaccia a terra ma Maignan si supera e in tuffo respinge lateralmente.

L’azione prosegue con Darmian che crossa per Bastoni lasciato completamente solo appena dentro l’area.

La conclusione di esterno, eseguita in maniera poco ortodossa, esce a lato di un metro.

Fine primo tempo senza reti ma con parecchie emozioni

Finisce la prima frazione a reti bianche, anche se ci sono state le occasioni per sbloccare il risultato.

Milan che è sembrato troppo passivo, anche se conclude una volta in maniera pericolosa con Leao, Inter che non ha finalizzato quanto creato, anche per l’indubbia bravura del portiere avversario.

Nel secondo tempo sembra che i ruoli si invertano, con l’Inter forse troppo arretrata nella sua metà campo e il Milan che prova a fare la voce grossa.

Al 47° Jimenez converge da destra e appoggia su Fofana.

Il pallone è intercettato da Frattesi che rinvia il pallone ma rimpalla involontariamente sulla caviglia di Fofana e finisce a Abraham.

Al centravanti milanista non sembra vero ma non si fa problemi a scartare il regalo e a battere Martinez con un diagonale di destro.

Milan quando meno te l’aspetti in vantaggio e Inter costretta a rincorrere.

Nerazzurri che al minuto 49 tornano a scaldare le mani di Maignan.

Martinez fa partire l’azione dalla sua area e dopo undici passaggi che tagliano fuori il pressing avversario il pallone giunge a sinistra per l’inserimento di Carlos Augusto.

Il brasiliano serve Barella che evita Fofana, entra in area resistendo al ritorno di Jimenez e piazza un tiro a giro sul secondo palo.

Il pallone sfiora Gabbia ma anche stavolta Maignan vola alla sua sinistra e respinge.

Darmian tenta la conclusione di controbalzo.

Ne scaturisce un tiro cross che non inquadra la porta e su cui Frattesi non riesce a intervenire per la deviazione vincente.

Çalhanoglu da fuori, l’Inter agguanta il Milan

Al 67° arriva il pareggio dell’Inter.

Al termine di un’altra azione prolungata, in cui il pallone viaggia da esterno a esterno (Darmian per Zalewski), con in mezzo il temporaneo rinvio di Jimenez.

E con dei fraseggi tra lo stesso Zalewski, Mkhitaryan e Barella nel cuore dello schieramento avversario.

Barella, inseritosi in area tra Pulisic e Walker, passa a Correa che controlla, difende il pallone dalla marcatura di Gabbia e appoggia per Çalhanoglu nei pressi della lunetta dell’area.

Il turco esplode un destro che viaggia a pelo d’erba e fulmina Maignan che non riesce a fare il miracolo questa volta.

Maignan torna però ad indossare il mantello del supereroe salvando un goal già fatto su Zalewski.

Siamo al minuto 80 Acerbi imposta l’azione su Bastoni che dalla trequarti pesca sul lato opposto Darmian.

Tocco di prima per Thuram che stoppa e fronteggiato da Thiaw calcia in scivolata.

Il pallone incoccia sulla caviglia di Hernandez e assume una traiettoria strana che inganna Walker.

Il suo tentativo di rinvio infatti va a vuoto e alle sue spalle Zalewski tutto solo a un metro dalla porta calcia a botta sicura.

Come detto sopra il portiere del Milan in uscita disperata si oppone e salva il risultato.

Ultime schermaglie

C’è ancora tempo per registrare un’occasione per l’Inter all’83° con Acerbi che di testa intercetta un lancio lungo e la gioca su Mkhitaryan.

L’armeno la passa a Thuram che duetta con Correa e poi si proietta palla al piede verso la linea difensiva milanista.

Giunto al limite l’attaccante francese apre per l’inserimento di Mkhitaryan che conclude di sinistro dal basso verso l’alto.

Per l’ennesima volta Maignan alza la mano e devia in angolo.

L’ultima emozione la da Leao che servito da Fofana al minuto 86 entra in area e dal vertice alto di sinistra tenta la conclusione a giro sul secondo palo, senza trovare lo specchio della porta.

Pareggio tra Milan e Inter

Finisce così in parità la semifinale d’andata della Coppa Italia e i verdetti sono tutti rimandati al 23 aprile, quando si disputerà il ritorno.

L’Inter ha creato parecchie occasioni, tanto è vero che il migliore in campo per il Milan è stato Maignan che ha letteralmente salvato il risultato.

Anche se non era l’Inter propriamente dei titolari, Inzaghi può dirsi contento della prestazione dei suoi.

Una volta in svantaggio, la squadra non si è disunita e non ha avuto la frenesia di cercare il pareggio.

Ha proseguito sui suoi binari collaudati, con il suo gioco di transizione da un lato all’altro.

Nonostante gli interpreti non fossero i più accreditati alla titolarità.

Basti pensare a Di Marco che è stato preservato in vista della trasferta di Parma e della partita con il Bayern Monaco.

I numeri parlano di un’Inter che ha tenuto palla per il 62% del tempo contro il 38% del Milan.

Con conclusioni nello specchio della porta 7-4 in suo favore.

Come anche i tiri fuori 11-8.

Venendo ai singoli Çalhanoglu oltre al goal ha giocato un elevato numero di palloni, facendo il “deus ex machina” della manovra dei nerazzurri.

Bene anche Correa, oltre all’assist per il pareggio controlla un numero considerevole di palloni dando il tempo ai suoi di salire, subendo spesso e volentieri fallo dai difensori milanisti.

Martinez buona la prima

Martinez al suo primo derby si fa trovare pronto quando chiamato in causa, dando sicurezza ai compagni di squadra.

La difesa controlla bene gli avanti del Milan.

Bisseck è sembrato un po’ indeciso sulla rete di Abraham ma per il resto ingaggia un duello di corsa e fisico con Leao, il giocatore più pericoloso dei rossoneri, non finendo sopraffatto.

Barella è il solito moto perpetuo, mentre Frattesi è sembrato più sottotono rispetto alla gara con l’Udinese.

Non dal punto di vista degli inserimenti ma sul piano della manovra, quando ha perso qualche pallone, facendo la scelta sbagliata in fase di costruzione.

Thuram non sembra essere al top della condizione, da comunque la sensazione quando gli arriva il pallone di poter creare pericoli per gli avversari.

Darmian e Carlos Augusto non sono Dumfries e Di Marco, per cui pretendere da loro le stesse cose che fanno gli altri due è impensabile.

Hanno altre caratteristiche e quello mettono in campo.

Anche se non hanno il piede di Di Marco o lo strapotere fisico di Dumfries si fanno trovare pronti sia in avanti che durante i ripiegamenti.

Il peggiore di questo Milan-Inter

Per finire il peggiore in campo.

Secondo me il peggiore in campo è stato il terreno di gioco.

Nel senso che ho visto troppe volte i giocatori di entrambe le squadre scivolare o frenare nei cambi di direzione come se stessero pattinando sul ghiaccio.

Dalle immagini si vedevano chiaramente pezzi di terreno sparsi qua e là sul manto erboso.

Questo ha influito parecchio sulle giocate e ci sono stati errori dovuti anche allo scarso equilibrio dei giocatori.

Un campo non all’altezza dello spettacolo che è (quasi) sempre il derby di Milano.

Prossimo impegno per i nerazzurri la trasferta di Parma, con il probabile ritorno in campo di capitan Lautaro.

Con conseguente messa nel mirino del Bayern Monaco la settimana successiva.

Ma per quello ci sarà tempo.

Forza Inter!

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