Inter-Udinese vittoria di carattere

Inter Udinese

Dopo la sosta per le nazionali il campionato riprende con la 30° giornata, in cui l’Inter ospita l’Udinese.

I padroni di casa vogliono confermarsi come capoclassifica dopo la bella vittoria di Bergamo nel turno precedente.

I friulani sono però una squadra insidiosa da affrontare e sono già riusciti a fermare Napoli e Atalanta nel loro cammino.

Runjaić, allenatore della squadra ospite, dovrà fare a meno di Thauvin e dell’ex interista Sanchez.

Davanti il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Lucca con Ekkelenkamp a supporto.

Inzaghi oltre a De Vrij, Zielinski, Dumfries e Lautaro deve rinunciare all’ultimo anche a Taremi che si è messo in mostra con una doppietta in nazionale.

Recuperati Darmian, Di Marco e Zalewski sugli esterni, con i primi due in campo dall’inizio.

Con Sommer tra i pali, la difesa a tre è costituita da Pavard, Acerbi e Carlos Augusto al posto dello squalificato Bastoni.

Già detto degli esterni, in posizione di centrocampisti centrali agiranno Frattesi per dare riposo a Barella con Çalhanoglu e Mkhitaryan.

Davanti il duo Arnautovic e Thuram.

Partenza a razzo dell’Inter, Udinese sotto pressione

L’Inter parte schiacciando l’Udinese nella sua metà campo, alzando parecchio il baricentro e con un pressing che non fa ragionare i friulani.

Al 1° minuto dopo una percussione di Mkhitaryan il pallone giunge a Thuram che controlla e tra tre avversari appoggia appena fuori area per Çalhanoglu.

Il turco carica il tiro che sibila alla destra di Okoye che guarda la saetta uscire di un niente.

Al minuto 8 Thuram approfitta del regalo di Karlstrom che effettua un retropassaggio sbagliato e si invola verso la porta dei friulani.

Di tacco serve Mkhitaryan che entra in area, dribbla secco Kristensen e giunto sul fondo appoggia per Frattesi.

La sua conclusione viene smorzata da Solet ma il pallone ritorna dalle parti di Frattesi che conclude ancora, colpendo incredibilmente il palo a due passi dalla porta.

Arnautovic sblocca la partita

Al 12° azione corale con il pallone che da destra arriva a sinistra passando da Thuram a Arnautovic che la gira a Acerbi in proiezione offensiva.

Finta del centrale nerazzurro che lascia a Mkhitaryan.

L’armeno aspetta l’inserimento di Di Marco che sta arrivando di gran carriera e lo serve.

L’esterno alza la testa e appoggia per Arnautovic che ha seguito l’azione.

Dal dischetto del rigore l’attaccante austriaco incrocia sul secondo palo, con Okoye che tocca ma non devia completamente.

Inter in vantaggio e per l’Udinese, la cui domenica era iniziata in salita, diventa sempre più dura.

Al minuto 29 la premiata ditta Mkhitaryan – Di Marco si rimette in affari e produce un’azione in fotocopia del primo goal, solo che il destinatario finale questa volta è Frattesi.

Il risultato è il medesimo, con l’Inter che raddoppia e l’Udinese che appare piuttosto frastornata dalle accelerazioni dei nerazzurri.

Finisce il primo tempo e l’Inter va al riposo con un rassicurante vantaggio di due reti sui friulani.

Secondo tempo di Inter-Udinese

Nel secondo tempo l’Inter cala il ritmo, cercando di amministrare le forze e portare a casa la vittoria senza correre rischi.

E fino a un certo punto del secondo tempo l’Inter riesce in questo intento.

Al 62° Correa controlla un pallone sul lato sinistro dell’attacco dell’Inter e rientra verso il cento.

Il Tucu appoggia su Di Marco che in posizione centrale dal limite dell’area calcia dopo aver controllato.

Il diagonale sfiora la traversa della porta difesa da Okoye.

Al minuto 71 sulla linea di centrocampo Solet stoppa un lancio lungo di Sommer per Correa e si mette in proprio.

Parte in progressione, salta Barella e giunto sui venticinque metri lascia partite un tiro a giro che passa tra Pavard e Acerbi e finisce a fil di palo.

Una prodezza balistica che non dà scampo a Sommer e Udinese che riprende vita dopo essere rimasta tramortita per buona parte della gara.

Sommer blinda la vittoria

Al 74° da sinistra Rui Modesto rientra e crossa di destro trovando Lucca inspiegabilmente smarcato sul dischetto del rigore.

La conclusione di testa è angolata ma Sommer in volo plastico sventa la minaccia.

In pieno recupero al 92°, in seguito a un corner, si accende una mischia nell’area dell’Inter con il pallone che dopo una carambola arriva a Solet.

Il difensore tenta la conclusione girando in scivolata verso Sommer che si tuffa sulla sinistra e manda in angolo, negando la doppietta a Solet.

È l’ultimo sussulto della partita che scivola verso il suo epilogo con l’Udinese che ci prova ma non riesce più a infastidire l’Inter.

Finisce con la vittoria dell’Inter per 2-1 sull’Udinese, con un primo tempo sfavillante e una ripresa più votata diciamo al risparmio energetico.

La squadra di Inzaghi si conferma capolista e aumenta il distacco dall’Atalanta terza in classifica, sconfitta nel pomeriggio a Firenze.

Nel momento in cui scrivo sono già a conoscenza anche del risultato del Napoli che battendo il Milan, resta quindi nella scia dell’Inter.

Segnali di buona Inter contro l’Udinese

Si è rivista nel primo tempo la squadra che nella passata stagione ha stravinto il campionato.

Nel secondo, complice la necessità di conservare le energie in vista di un aprile di fuoco, è calato un po’ il ritmo.

Il goal di Solet ha riaperto la partita e dato all’Udinese nuove energie, anche se fino a lì non aveva fatto granché per impensierire la retroguardia nerazzurra.

A questo punto, con l’Udinese che tenta il tutto per tutto, l’Inter abbassa il baricentro.

Rischia di subire un altro goal che avrebbe vanificato quanto di buono fatto nei primi sessanta minuti.

Rischia ma non accade, con un Sommer implacabile nel volare a spegnere i sogni di gloria di Lucca prima e di Solet (sempre lui) poi.

Sommer spiega così a chi ancora non l’avesse capito il perché sia stato scelto per sostituire degnamente Onana.

La difesa concede il giusto agli ospiti, con Lucca nelle vesti di pericolo pubblico numero uno con due colpi di testa in cui era stato lasciato in maniera improvvida libero di colpire.

Carlos Augusto sia da braccetto che da esterno dopo l’uscita di Di Marco gioca bene, non facendosi sopravanzare dal diretto avversario e non disdegnando la discesa a supporto degli attaccanti.

Buonissima partita dei centrocampisti

In mezzo Çalhanoglu e Mkhitaryan si sono espressi sui loro valori abituali.

Giocando con un buon livello qualitativo ma anche atletico, che nelle ultime uscite pre Atalanta era il neo dei centrocampisti nerazzurri.

Frattesi realizza un goal da tre punti, come quelli del campionato passato contro il Verona e l’Udinese stessa.

Sembra non aver risolto del tutto i problemi fisici che lo accompagnano.

Prestazione comunque positiva, si sono rivisti gli inserimenti sottorete che sono il marchio di fabbrica di Frattesi.

Davanti buona prestazione di Thuram, che non trova il goal a differenza di quanto fatto in Champions ma mette lo zampino in tutte le azioni offensive.

L’arma in più di Inzaghi nel finale di stagione

Al suo posto ci pensa un più che positivo Arnautovic.

Sblocca la partita al temine di una magistrale azione corale, finalizzando l’assist di un Di Marco ritornato ai suoi livelli.

Cerca di lavorare per la squadra servendo palloni invitanti ai compagni che non riescono a sfruttarli per questione di centimetri.

Chiede il cambio dopo aver subito un colpo e al suo posto entra Correa.

Come detto sopra Di Marco con i due assist per Arnautovic e Frattesi e con quanto messo in campo fino alla sostituzione sfodera una prestazione sontuosa, come non si vedeva da diverse partite.

In questo momento in cui manca sulla destra la forza dirompente di Dumfries, un Di Marco in questa condizione farà sicuramente comodo.

A destra il rientrante Darmian, oggi capitano, copre e attacca fino a che ne ha.

Non è Dumfries e non è Di Marco ma porta sempre il suo contributo e impegno.

Esce per Zalewski che si mette in mostra con un paio di guizzi.

Nei subentrati quello che ha avuto l’impatto meno positivo è sembrato Bisseck.

Si perde Lucca sul cross di Rui Modesto consentendogli di colpire di testa indisturbato.

Poco reattivo anche nella mischia in cui Solet impegna Sommer.

Schierato come braccetto di sinistra per esigenze di formazione, oggi non è apparso in gran spolvero.

Avrà comunque modo di rifarsi, magari nel suo ruolo naturale.

Due parole anche sul Mister

Per finire consentitemi di spezzare una lancia per l’allenatore.

Inzaghi, le cui scelte di Frattesi e Arnautovic come titolari avevano fatto storcere il naso a qualcuno, conferma di sapere perfettamente cosa è meglio per la sua squadra.

Proprio i due scelti dal Mister per sostituire Barella e Lautaro decidono le sorti della partita, dando i tre punti all’Inter.

Si prende due gialli, il secondo per un eccesso di adrenalina nel protestare con l’arbitro Chiffi, per cui domenica a Parma sarà in tribuna.

Segnale di come vive la partita Inzaghi e di come ci tenga a fare bene.

Adesso ci sarà la semifinale di andata di Coppa Italia, il primo di due derby con il Milan.

Quest’anno la situazione dei derby finora disputati vede il Milan avanti con due vittorie e un pareggio.

Sarebbe opportuno iniziare a riequilibrare i conti anche perché saranno due derby che decideranno l’accesso alla finale.

Vedremo se l’Inter recupererà qualcuno tra gli assenti, oltre a Bastoni che oggi era squalificato.

Per continuare a coltivare il sogno di un altro Triplete, dopo quello del 2010.

Forza Inter!

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