
Nella settima giornata di Champions l’Inter gioca contro lo Sparta Praga, nell’ultima trasferta del girone.
I nerazzurri a quota 13 punti con una vittoria metterebbero nel mirino la qualificazione agli ottavi.
Per i padroni di casa, fermi a 4 punti, speranze di qualificazione ridotte a un lumicino.
L’Inter indossa l’abito delle migliori occasioni, mettendo in campo per 9/11 la formazione considerata titolare.
A De Vrij e Asllani il compito di non far rimpiangere i lungodegenti Acerbi e Çalhanoglu.
Inter padrona del campo, Sparta Praga sulla difensiva
Inizia la partita e l’Inter costringe lo Sparta Praga nella sua metà campo.
Al 12° Lautaro conferma il ritrovato feeling con il goal.
Al termine di una manovra in cui l’Inter sta girando palla da un lato all’altro del campo, Mkhitaryan invita Bastoni a salire allargando su di lui.
Il difensore interista non ci pensa due volte e effettua un traversone sul palo lontano.
Sulla palla si fionda Lautaro che si coordina e conclude al volo, schiacciando il pallone a terra e mandandolo prima sulla traversa e infine in rete.
Una esecuzione balistica di prim’ordine, con la difficoltà che comporta una conclusione al volo e con a disposizione una parte minima di specchio di porta.
Insomma una rete da grande campione, come lo è il capitano dell’Inter.
A questo punto lo Sparta Praga, nonostante lo svantaggio, non si scopre temendo l’imbarcata da parte dell’Inter e tentando sporadicamente di farsi vedere dalle parti di Sommer.
Al 34° in una di queste rare occasioni un rimpallo tra Asllani e Vitik libera Wiesner in area che riesce a sfuggire a Di Marco.
L’esterno crossa per Birmancevic che controlla di petto e conclude di destro, prima della chiusura di Pavard.
Sommer non si fa sorprendere e blocca a terra in due tempi.
L’Inter risponde subito al 35°.
Sempre dalla sinistra Bastoni lanciato da Di Marco entra in area e appoggia al centro premiando l’inserimento di Barella.
La conclusione di prima intenzione non inquadra però la porta.
Si chiude la prima frazione con l’Inter avanti di una rete sullo Sparta Praga, con i padroni di casa troppo guardinghi nonostante lo svantaggio.
Lo Sparta Praga prova a sorprendere l’Inter
Nel secondo tempo lo Sparta Praga esce più determinato a osare dagli spogliatoi e prova a sorprendere l’Inter con un atteggiamento maggiormente propositivo.
Al 55° Birmancevic prova a suonare la carica destreggiandosi in area tra Dumfries e Asllani.
La conclusione, praticamente dalla linea di fondo, non impensierisce più di tanto Sommer che respinge in angolo.
Al 69° Inter pericolosa sempre sul binario di sinistra.
Bastoni apre per Di Marco sulla sua corsia di competenza.
Il numero 32 dei nerazzurri mette un bel cross teso e solo un provvidenziale intervento in scivolata di Vitik nega a Thuram il raddoppio, allungando il pallone in corner.
Al 70° l’Inter, alla ricerca del goal della sicurezza, continua con l’opera di accerchiamento ai danni dello Sparta Praga.
Asllani dal fondo effettua un cross che viene respinto di testa fuori area dall’onnipresente Vitik.
Al limite è appostato Di Marco che conclude al volo di sinistro ma trova l’opposizione di Olatunji.
Il pallone rimane nella sua disponibilità e gli consente di calciare di nuovo, stavolta di destro.
Tiro che sorvola di poco la traversa.
Al 78° altra azione manovrata dei centrocampisti dell’Inter.
Frattesi, ricevuta palla da Mkhitaryan, conclude dai 25 metri di esterno destro.
Il tiro è forte ma Vindahl si allunga e alza in calcio d’angolo.
La partita scorre e si avvia così ai titoli di coda, con l’Inter che controlla con il possesso palla e impedisce allo Sparta Praga di tentare delle sortite dalle parti di Sommer.
Facciamo i conti
Con questa vittoria l’Inter sale a 16 punti: per la qualificazione matematica manca ancora un punto, da ottenere nell’ultima gara con il Monaco, a San Siro tra una settimana.
Potrebbero bastare anche i punti attuali ma poi si andrebbe a dipendere dall’incastro dei risultati delle altre squadre.
Per cui meglio non correre rischi e pensare a qualificarsi senza dipendere da altri.
Con il risultato di Praga come detto l’Inter è a 16 punti, quarta in classifica alle spalle di Liverpool, Barcellona e Arsenal.
Ha subito solo una rete in sette partite, quella che è costata la sconfitta a Leverkusen.
Rete segnata da calcio d’angolo che non doveva essere concesso per via di un fuorigioco, ma andiamo avanti.
Difesa imperforabile, attacco di giustezza
Parlando della difesa De Vrij sta mettendo in fila una prestazione meglio dell’altra.
Bastoni, oltre che dal punto di vista difensivo, anche in fase offensiva da il suo contributo.
Il centrocampo abbastanza bene, con forse troppe imprecisioni da parte di Mkhitaryan e Barella in alcune fasi.
Per Asllani una buona prestazione, con un buon posizionamento davanti alla difesa e una regia ordinata, senza fronzoli inutili.
Bene Frattesi quando è entrato, mi è sembrato sul pezzo e concentrato sulla prestazione.
Anche Zielinski una volta entrato contribuisce con i suoi piedi indiscutibilmente buoni a far girare il pallone nella fase finale, non disdegnando qualche sortita offensiva.
In attacco benissimo Lautaro Martinez che raggiunge Adriano nella classifica marcatori all-time dei nerazzurri in Champions a 14 reti.
E con cinque goal nelle ultime sette partite sembra essere tornato al trend cui ci aveva abituato.
Thuram ha giocato per la squadra, specialmente nel finale, portando su palloni per far sfiancare gli avversari.
Sfiora il goal su cross di Di Marco che solo una deviazione di un difensore gli impedisce di trasformare in rete.
Bene Di Marco, in tandem con Bastoni sulla sinistra: specialmente nel secondo tempo dalla loro parte nascono i pericoli per la porta dello Sparta.
Per Dumfries la solita partita di corsa, grinta e polmoni.
Segna anche il goal del raddoppio, ma il Var rileva un fuorigioco con la punta della scarpa di Di Marco, per cui viene annullato.
Sommer non viene chiamato in causa molte volte e quando tocca a lui sbrogliare la situazione risponde presente.
Testa al campionato
Adesso bisogna accantonare momentaneamente la Champions e guardare al campionato, con la trasferta di Lecce.
Partita che l’Inter vorrà far sua, per proseguire la lotta al vertice con il Napoli.
Per continuare a sognare in grande, puntando a tutti gli obiettivi possibili.
Come una squadra che vuole essere grande deve fare.
Forza Inter!