Inter Arsenal vittoria dovuta alla determinazione granitica

Inter Arsenal

Torna la Champions League e nella 4° giornata l’Inter affronta l’Arsenal.

Le due squadre sono appaiate in classifica a quota 7 punti, con i nerazzurri in leggero vantaggio per la differenza reti sui Gunners.

Differenza reti che potrebbe avere un ruolo decisivo ai fini della qualificazione diretta nelle prime otto ma che sarà da valutare più avanti.

L’Inter ha a disposizione tutti i suoi giocatori tranne Carlos Augusto infortunatosi in quel di Berna e Asllani che in caso di necessità stringendo i denti potrebbe giocare.

Inzaghi per far rifiatare i giocatori più impiegati nel tour de force che terminerà domenica contro il Napoli fa alcune variazioni nella formazione titolare rispetto alla partita contro il Venezia.

In difesa si vede Bisseck come braccetto di sinistra al posto di Bastoni, davanti a lui Darmian per Di Marco.

A metà campo fuori Barella e Mkhitaryan, dentro Frattesi e Zielinski; davanti Taremi al posto di Thuram.

Arteta risponde schierando l’Arsenal con i migliori a disposizione, fatta eccezione per Rice, non disponibile a causa di un colpo subito contro il Newcastle.

Anche Calafiori non sarà della partita per via dell’infortunio rimediato in Champions contro lo Shaktar.

Inter partenza sprint, Arsenal sorpreso

L’Inter aggredisce la partita e l’Arsenal subisce il pressing nei primi frangenti di gara.

Padroni di casa arrembanti e infatti già al secondo minuto potrebbero passare in vantaggio.

Lautaro lavora bene un pallone sulla trequarti avversaria e nonostante il colpo subito da Partey smista per Zielinski a sinistra.

Cambio di gioco del polacco per Dumfries che con lo stop si porta in area e conclude di destro.

Il pallone, calciato d’esterno, si infrange sulla traversa con Raya battuto.

Al 3° sempre Zielinski, molto ispirato in questo avvio, serve Chalanoglu che si accentra e fa partire un destro che si spegne a lato della porta di Raya.

Il pressing dell’Inter si affievolisce con il passare dei minuti e l’Arsenal prova a mettere fuori la testa dalla sua metà campo.

Al 27° Saka prova l’affondo da sinistra, converge verso l’area e conclude basso e centralmente tra le braccia di Sommer.

Al 28° ancora Arsenal con Martinelli che dalla fascia sinistra lascia partire un cross di destro che gira verso la porta.

Sul pallone si lancia indisturbato Merino, inseritosi bene alle spalle di Pavard.

Sommer in uscita di pugni sembra colpire più l’avversario che il pallone ma per arbitro e Var è tutto regolare.

Chala, sempre lui

Al 46° durante il recupero arriva l’episodio che rompe l’equilibrio.

Punizione di Chalanoglu sulla trequarti, a centro area Taremi cerca di prolungare la traiettoria del pallone contrastato da Merino.

Il pallone sbatte sul braccio largo del centrocampista spagnolo e Kovacs assegna il penalty.

La trasformazione spetta a Chalanoglu che guarda Raya fino all’ultimo per poi batterlo centralmente sul suo movimento a sinistra.

Chalanoglu dal dischetto si conferma una certezza: San Siro esplode di gioia per il vantaggio ottenuto.

Si conclude il primo tempo con l’Inter avanti di un goal sull’Arsenal.

Nerazzurri partiti meglio rispetto agli inglesi che sono cresciuti alla distanza.

Ruoli invertiti nella seconda frazione

Nel secondo tempo Arteta cambia subito Merino con Gabriel Jesus, passando a un più offensivo 4-3-3 comunque fluido, in cui i giocatori si muovono alla ricerca del varco giusto.

Trossard, evanescente nel primo tempo, si mette tra i centrocampisti e Gabriel Jesus davanti deve dare man forte a Havertz, troppo isolato nella prima frazione.

L’Arsenal a differenza del primo tempo aggredisce subito l’Inter che si schiera a difesa del vantaggio, lasciando l’iniziativa agli ospiti.

Al 46° Saka, dopo aver intercettato un pallone vagante, scaturito da un contrasto tra Zielinski e Trossard, serve Havertz.

Il tedesco apre bene sulla sinistra per Martinelli ma la sua conclusione di sinistro ha solo l’effetto di scuotere un po’ l’esterno della rete.

Al 58° grande opportunità per pareggiare per l’Arsenal.

Da calcio d’angolo Saka mette un pallone velenoso nell’area piccola in cui l’Arsenal porta diversi uomini, con l’intento di impedire l’uscita di Sommer.

Magalhaes stacca bene sul primo palo e di testa indirizza sul secondo.

Con Sommer tagliato fuori grazie allo schema degli inglesi, ci pensa Dumfries sulla linea a spazzare e mantenere il risultato.

Al 59° Trossard da destra mette in moto Havertz che rientra sul sinistro e dall’angolo alto fa partire un tiro a giro.

Il pallone che sembra destinato a entrare viene disinnescato da Sommer che si allunga e smanaccia in angolo.

Inzaghi corre ai ripari al 62° con un triplo cambio.

Escono Lautaro, Zielinski e Frattesi, entrano Thuram, Barella e Mkhitaryan.

Bisseck sugli scudi

L’Arsenal non ci sta e al 75° Gabriel Jesus, dalla zona sinistra dell’attacco, effettua un tiro cross verso il centro.

Pavard in allungo buca l’intervento e manda fuori sincronia anche De Vrij.

Havertz controlla e conclude al volo di sinistro.

Sembra un goal sicuro ma Bisseck si immola e leva le castagne dal fuoco, intervenendo in spaccata e deviando per l’ennesima volta (alla fine saranno 13 per l’Arsenal) in corner.

A 10 minuti dal termine Inzaghi cambia modulo levando una punta (Taremi) e inserendo un esterno (Di Marco) per dare ulteriore solidità all’apparato difensivo e tentando di ripartire con più gamba sugli esterni.

L’Arsenal continua il suo forcing ma dal suo giropalla non scaturiscono azioni degne di nota, a parte l’infortunio di Havertz.

Anticipato di testa da Bisseck su un cross, gli rifila una testata involontaria, finendo con avere la peggio.

Per lui un taglio alla testa, con dei punti di sutura e conseguente cambio forzato.

La classifica sorride per l’Inter

Inter batte dunque l’Arsenal per 1-0, lo stacca in classifica portandosi a 10 punti, attestandosi al 5° posto nel classificone di Champions.

A pari merito con Sporting Lisbona, secondo per una migliore differenza reti.

E con Monaco e Brest: francesi terzi e quarti in classifica per via del maggior numero di reti realizzate, a parità con l’Inter come differenza reti.

Inter e Atalanta sono le uniche squadre a non aver ancora subito una rete in questa Champions.

È comunque ancora presto per stappare bottiglie e festeggiare, mancano ancora quattro partite.

Rimane indubbiamente meglio essere lì che più giù in classifica.

L’Inter di Inzaghi oggi ha messo in campo una determinazione granitica, uno spirito di squadra e di sacrificio volto al raggiungimento dell’obiettivo comune.

Tra i migliori Dumfries che prende una traversa, salva un goal fatto sulla linea e sprinta sulla fascia per tutto il match.

Nonostante ad un certo punto avesse chiesto il cambio ma per necessità Inzaghi non ha potuto concederglielo.

Buono il rientro di Chalanoglu che si conferma una sentenza dagli 11 metri.

Ottimo anche l’apporto di Bisseck: ferma Saka più volte e non disdegna qualche puntata in attacco.

Bene Darmian, schierato a sinistra.

Fa rifiatare Di Marco e copre le discese di Bisseck, andando ad aiutare su Saka.

Davanti Lautaro meno bene del solito, ci mette comunque la consueta dose di grinta.

Arsenal da rivedere, Inter difesa di ferro

L’Arsenal, dopo un avvio shock, si è ripreso e nel secondo tempo ha provato a rimontare con un cambio modulo.

Cambio di strategia che ha fruttato una grande quantità di corner e un possesso palla superiore.

Senza impegnare Sommer in maniera drastica.

Le due conclusioni più pericolose sono state sventate da Dumfries e Bisseck.

E contro non avevi la migliore Inter possibile, per via di alcune scelte legate al turnover.

Domenica ci sarà a San Siro lo scontro diretto con il Napoli dell’ex mister Antonio Conte.

Le due squadre, separate da un punto, daranno il massimo per prevalere l’una sull’altra.

Un altro test importante per l’Inter, per continuare a coltivare sogni di scudetto.

E anche un pari non sarebbe da disdegnare, mancano ancora parecchie partite in campionato.

Noi ovviamente speriamo in un solo esito.

Forza Inter!

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